“Infiltrare
il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i
negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di
che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà
sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine dovrebbero massacrare
i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. “ F. Cossiga.
Sabato, 15 Ottobre: l-DAY, giorno in cui
tutti gli indignados del mondo sono scesi nelle piazze a manifestare contro le
banche, la crisi economica globale e i governi nazionali. 951 città
protagoniste di varie manifestazioni: milioni di donne, uomini, anziani e
bambini in corteo a manifestare la propria indignazione. Una sola la città
messa a ferro e fuoco da qualche
centinaio di temibilissimi Black Bloc: Roma. Il Sindaco Alemanno ha parlato di 3.500-4000 Black Bloc, sarà vero?? Una
cosa è certa, da questa foto non se ne vedono più di 200!
Ma chi sono questi
temibili Black Bloc?
In questi anni dopo averli visti in azione in varie
manifestazioni posso affermare che i Black Bloc sono una sorta di super uomini,
con super poteri degni della miglior produzione Marvel. Compaiono dal nulla, distruggono tutto, svaniscono nel
nulla e soprattutto non si fanno mai arrestare. Come facciano ad essere così
organizzati e militarmente addestrati resta un mistero. Come facciano ad avere
tanta libertà d’azione rimane nel dubbio. Certo è che, leggendo le parole
dell’ex Presidente della Repubblica Cossiga, emergono parecchie
riflessioni. E non mi importa di essere
tacciato di complottismo paranoico! L’infiltrazione di agenti di pubblica
sicurezza all’interno dei cortei per fomentare la violenza è una componente storica
risalente agli anni 70, le parole di
Cossiga che suggeriscono a Maroni di adottare la sua strategia sono vere, sono
reali, non è roba da complottisti. Che
ieri siano stati o no agenti infiltrati lo sapremo forse tra trent’anni, ma una
cosa è certa: hanno avuto la libertà di agire. Per l’ennesima volta in questo
paese un gruppo di poche centinaia di persone è riuscito ad annullare una
manifestazione di 150.000 forse 200.000 persone con intenzioni pacifiche, che
volevano manifestare per ottenere risposte serie su questioni di importanza
vitale come la riforma
del mercato del lavoro e della previdenza, contrasto alla disoccupazione
giovanile, lotta all’evasione ed equità fiscale. Per l’ennesima volta quel 1% ha contato più del 99%. Risultato?? Tg e
salotti televisivi impegnati per ore a raccontare a padri di
famiglia intimoriti e massaie suggestionabili l’orrore continuato degli
indignados violenti, componenti del Governo che oggi si esprimono
solo sulla barbara violenza della manifestazione senza soffermarsi sui punti
focali della stessa, senza dare risposta agli Italiani e soprattutto sollevati
dall’imbarazzante situazione di dover ammettere la loro incapacità a governare
un paese. Il tutto si è risolto con i soliti commenti da copione: “ Condanniamo fermamente la violenza e
ringraziamo le forze dell’ordine per il lavoro svolto”. Io non so chi erano
quelli di ieri, però so di certo che ieri sera lì, nel Palazzo del Potere più
di qualcuno ha tirato un bel sospiro di sollievo.
(Scritto dal mio migliore amico, Andrea)