Sogno una terra dove i colori si possano unire senza pregiudizio alcuno, dando vita ad incantevoli sfumature...

lunedì 11 luglio 2011

Qualche riga da "Mille splendidi soli"

Ebbene si, vorrei condividere con voi un po' di questo libro, "Mille splendidi soli"... Un piccolo pezzo che mi ha emozionato tanto e, chissà, potrebbe emozionare anche voi... beh, sicuramente servirà a colorare questa afosa giornata!!

"Nei giorni e nelle settimane che seguirono Laila fece di tutto per consegnare alla memoria quanto era accaduto. Come un amante dell’arte che fugge da un museo in fiamme, afferrava tutto ciò che poteva- uno sguardo, un gemito, un sussurro- perché non andasse distrutto, perché potesse essere conservato. Ma non esistono fiamme più inesorabili di quelle del tempo e Laila alla fine non riuscì a salvare tutto. Qualcosa, però, le rimase: innanzitutto quella terribile fitta di dolore giù in basso. Il fascio di luce sul tappeto. Il tallone che strusciava contro il metallo freddo della gamba artificiale, slacciata in tutta fretta e lasciata lì accanto. Le sue mani sui gomiti di Tariq. Il rosso intenso della voglia a forma di mandolino rovesciato sotto la clavicola. Il viso di lui sospeso sopra il suo. I riccioli neri che le solleticavano le labbra, il mento. Il terrore di essere scoperti. L’incredulità per l’audacia e il coraggio che avevano dimostrato. Lo strano, indescrivibile piacere intessuto di dolore. E l’espressione, la miriade di espressioni sul viso di Tariq: preoccupazione, richiesta di perdono, tenerezza, imbarazzo, ma soprattutto, soprattutto, desiderio.
Dopo, furono presi dalla frenesia. abbottonarono frettolosamente le camicie, si passarono le dita tra i capelli, allacciarono le fibbie delle cinture. Poi si sedettero, si sedettero l'uno accanto all'altra, ciascuno con addosso l'odore dell'altro, i visi accaldati, entrambi sconvolti, entrambi senza parole per l'enormità di quanto era accaduto. Di quello che avevano fatto.
Laila vide tre gocce di sangue sul tappeto, il suo sangue, e si figurò i suoi genitori seduti su quello stesso divano, inconsapevoli del peccato che lei aveva commesso. E poi le piombarono addosso la vergogna e la colpa. Di sopra, l'orologio continuava il suo ticchettio, insopportabilmente forte alle orecchie di Laila. Come il martelletto di un giudice che batteva e batteva, condannandola.
Poi Tariq le disse: <<Parti con me>>.
Per un istante, Laila si abbandonò al pensiero che fosse possibile. Lei, Tariq e i suoi genitori che partivano tutti insieme. Fare i bagagli, prendere la corriera, lasciare alle spalle tutta quella violenza. Li aspettavano benedizioni o forse difficoltà, ma qualunque cosa la vita riservasse loro, l'avrebbero affrontata insieme. Non era scritto che il tormentoso isolamento, la solitudine mortale che l'aspettava, fossero ineluttabili.
Avrebbe potuto partire. Così sarebbero rimasti insieme. Ci sarebbero stati altri pomeriggi come quello.
<<Voglio sposarti, Laila.>>
Per la prima volta da quando si erano sdraiati sul pavimento, Laila lo guardo negli occhi. Scrutò il suo viso. Questa volta non vi scoprì traccia di canzonatura. I suoi occhi esprimevano determinazione, una serietà adamantina, sincera.
<<Tariq...>>
<<Lascia che ti sposi, Laila. Potremmo sposarci oggi stesso.>>
E le disse che sarebbero andati alla moschea, avrebbero trovato un mullah, un paio di testimoni, una nikkia veloce... Ma Laila pensava alla mamma, ostinata e inflessibile come i mujahidin, prigioniera del rancore e della disperazione, e pensava a Babi, antagonista triste e patetico, che si era arreso da tanto tempo.
"A volte... sento di non avere nient'altro che te, Laila." Queste erano le condizioni della sua vita, la sua ineludibile realtà.
<<Chiederò la tua mano a kaka Hakim. Lui ci darà la sua benedizione, Laila. Ne sono certo.>>
Aveva ragione. Babi avrebbe dato la sua benedizione. Ma la sua partenza l'avrebbe distrutto.
Tariq continuava a parlare, prima con voce sommessa, poi alta, supplicandola, cercando di farla ragionare, pieno di speranza, poi sconfortato.
<<Non posso>> disse Laila.
<<Non parlare così. Io ti amo.>>
<<Mi spiace...>>
<<Io ti amo.>>
Da quanto tempo aspettava di sentirgli dire quelle parole? Quante volte aveva sognato che lui le pronunciasse? Eccole, finalmente le aveva proferite, ma Laila si sentiva schiacciata dalla loro ironica intempestività. <<Non posso lasciare mio padre>> disse Laila. <<Non ha altro che me. Anche il suo cuore non potrebbe reggere alla mia partenza.>>
Tariq lo sapeva. Sapeva che Laila non poteva ignorare i suoi doveri, così come lui non poteva ignorare i propri, ma non per questo cessarono le suppliche e i rifiuti, le proposte e le giustificazioni, le lacrime di entrambi.
Alla fine Laila dovette chiedergli di andar via.
Sulla soglia, gli fece promettere di partire senza addii. Gli chiuse la porta in faccia. Si appoggio con le spalle all'uscio che vibrava sotto i suoi pugni, premendosi con una mano il ventre e con l'altra la bocca, mentre lui continuava a parlare al di là della porta promettendole che sarebbe tornato, che sarebbe tornato a prenderla. Laila rimase immobile, finché Tariq si stancò di bussare, finché si diede per vinto. Poi ascoltò i suoi passi diseguali che si allontanavano, finché non tornò il silenzio e Laila sentì soltanto il crepitare delle armi sulle colline e il suore che le pulsava nel ventre, negli occhi, nelle ossa."

A QUESTO PUNTO MI SONO ACCORTA DELLE LACRIME CHE SCENDEVANO SUL MIO VISO.....

3 commenti:

  1. Iris, questo è uno dei libri più belli che io abbia mai letto. Khaled Hosseini mi incanta con le sue storie, con il suo modo di raccontarle. "Mille splendidi soli" è stato un'emozione continua, dall'inizio alla fine, più di quanto fosse successo per "Il cacciatore di aquiloni".
    Nemmeno a dirlo, è stata una di quelle storie che mi ha fatto piangere. :)
    Perciò grazie per avermi fatto riemozionare stasera con queste bellissimissime parole.

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  2. Non l'ho mai letto ma dev'essere un bellissimo libro, mi sono emozionata anche io.. Ti seguo :)

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  3. @FruFru: Sono assolutamente d'accordo con te... Infatti è proprio uno dei miei libri preferiti, come anche "Il cacciatore di aquiloni" (non è da meno). Sto rileggendo "Mille splendidi soli" per la seconda volta e, arrivata a questa parte del libro, non ho potuto fare a meno di condividerla con voi... e sono contenta che abbia fatto piacere anche a te rileggerla =))

    @E.: Te lo consiglio assolutamente!! Proprio come ha detto FruFru, è' una continua emozione!! E grazie, sei la benvenuta :))

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E tu che ne pensi??

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