Ciò che rivela delle
contraddizioni a cui non è possibile far fronte e che non può in alcun modo
essere salvato, va abbattuto, proprio come un corpo agonizzante privo di ogni
speranza di salvezza. E come nel caso di una costruzione vacillante, non solo
si ha la certezza matematica che cadrà, ma ci si deve anche adoperare affinchè
crolli al più presto, in modo tale da sostituirla con un edificio solido e
dalle fondamenta stabili. Così si presenta oggi il capitalismo agli occhi dei
comunisti: come un edificio pericolante che non deve essere aggiustato (perché
ha troppe contraddizioni) ma abbattuto, in modo tale da accelerare la sua
caduta. Quali sono, dunque, le contraddizioni che viziano il sistema
capitalistico? Marx ne individua parecchie, prima fra tutte la concorrenza. Il
capitalismo, come è noto a tutti, si fonda sull’idea concorrenziale secondo cui
ciascuno gode della possibilità di inserirsi sul mercato, di contrattare in
assoluta libertà e di vincere la concorrenza tenendo i prezzi più bassi o
offrendo merci più pregiate. E tuttavia, se letta in trasparenza, la storia
insegna che la concorrenza stessa, per sua inclinazione naturale, tende a
ridursi sempre più, fino a sfociare nell’oligopolio o, nel peggiore dei casi,
nel monopolio. Questo avviene grazie ad accordi, a truffe, a raggiri che
portano all’eliminazione delle parti deboli e all’affermarsi sempre maggiore
delle grandi aziende, che si accordano tra loro per rimuovere dal mercato i
concorrenti. Ne consegue che, paradossalmente, vien meno la concorrenza,
ossigeno del capitalismo: per un assurdo meccanismo, la logica capitalistica,
imperniata appunto sul sistema concorrenziale, nega se stessa, capovolgendosi in
oligopolismo, ovvero negazione della concorrenza. Alla domanda “dove porta la
concorrenza?” si può tranquillamente rispondere: alla negazione della
concorrenza. Un’altra insuperabile contraddizione che inquina il sistema
capitalistico consiste nel fatto che, a partire dalla nascita delle industrie
con l’avvento della rivoluzione industriale, il lavoro in fabbrica è diventato
sempre più, con il passare degli anni, cooperativistico, mentre il frutto di
tale lavoro è diventato in misura via via crescente proprietà privatistica:
come a dire che, nel sistema capitalistico, sono sempre in di più a produrre,
attraverso forme di collaborazione, ma il frutto di tale lavoro è appannaggio
di sempre meno individui privilegiati. Ciò implica che si apra sempre più la forbice
tra modo di produzione e distribuzione della ricchezza: Marx dice testualmente,
nel “Manifesto del partito comunista, che nella società capitalistica, man mano
che passa il tempo, “chi lavora non guadagna e chi guadagna non lavora”, e questa contraddizione lampante dovrà
portare, nella prospettiva marxista, all’abbattimento del sistema
capitalistico, rigurgitante di una miriade di errori. Spostiamo ora la nostra
attenzione su come vivono gli operai il capitalismo:
In uno dei miei momenti di incontrollabile nostalgia, in cui mi faccio trasportare dai tanti ricordi che riaffiorano alla mente, eccone uno che mi colpisce più di tutti e, come una lampadina, si accende nella soffice nuvoletta apparsa proprio sopra la mia testolina (Ebbene si, immaginarmi come in un cartone o, meglio, in un fumetto con nuvoletta annessa rende abbastanza bene l'idea!)...
Con passo frenetico mi dirigo in camera mia, corro verso la libreria ed eccola lì:
la dimenticata scatola dei ricordi, rigorosamente viola!
Dopo averla osservata a lungo, finalmente mi decido e la tiro fuori da quel polveroso scaffale... E sotto qualche pacchetto di sigarette limited ediction (una delle tante collezioni lasciate a marcire, finite già prima di averle cominciate!!), foto di me da bambina e altre scartoffie varie, riesco ad intravedere qualcosa di giallo e familiare:
IL MIO VECCHIO DIARIO SEGRETO!
Questa mattina mi sono alzata, come ogni domenica, felice e spensierata... Quando un nuovo messaggio al cellulare: " Hai sentito che è morto Simoncelli?? :( ", lentamente sbiadisce quel sorriso che avevo stampato in viso, fino a spegnerlo completamente... Rimango un abbondante minuto immobile e fissare il cellulare, ancora non riuscivo a realizzare, a credere a quelle parole: "Ma no, non è possibile... avrò ancora la vista annebbiata dal sonno, avrò sicuramente letto male!!" Corro ad accendere la tv e la notizia mi balza subito agli occhi:
TRAGEDIA NEL GP DELLA MALESIA: MUORE MARCO SIMONCELLI!!
e senza neanche avere il tempo di rendermi conto della veridicità di quella frase, ecco che parte il video dell'incidente così crudo e brutale da lasciarmi senza parole; gli occhi sbarrati e la sola forza di portarmi una mano alla bocca, mentre una piccola lacrima scende calma sul mio viso... QUESTA LACRIMA E' PER TE, MARCO... TI RICORDERO' SEMPRE PER LA TUA SIMPATIA E LA VOGLIA DI VIVERE UN SOGNO, QUEL SOGNO CHE TI HA PORTATO VIA TROPPO PRESTO!! AVREI VOLUTO VEDERTI SORRIDERE ANCORA...
"Non hai paura di ammazzarti se fai un incidente?"
"No. Si vive di più andando 5 minuti al massimo su una moto come questa, di quanto non faccia certa gente in una vita intera."
Che diritto possono
arrogarsi i comunisti di abolire la proprietà privata? Tutto risulta più chiaro
se ci chiediamo preventivamente: che diritto si ha di avere una proprietà
privata? In base a quale norma si può dire che una cosa è nostra e solo nostra,
precludendola a tutti gli altri uomini? Quale è il diritto che sta alla base e
legittima l’appropriarsi di terre, di frutti e, in ultima analisi, dei mezzi di
produzione? Marx fa notare, in un passo de “L’ideologia tedesca”, che “l’economia politica parte dal fatto della proprietà
privata. Non ce la spiega.” Ciò significa che la proprietà è sempre stata
considerata alla stregua di un postulato, ovvero la si è sempre accettata
acriticamente, come un qualcosa che non necessita di spiegazioni. Proprio come
la religione poggia sul postulato dell’esistenza di Dio, così l’economia si è,
da sempre, fondata sul postulato della legittimità della proprietà privata e,
in modo analogo alla religione, il postulato costitutivo su cui poggia è sempre
più andato circondandosi di un alone mistico e solenne , a tal punto che nella
società borghese vigente non vi è alcun reato più sacrilego che mettere in
discussione la proprietà privata. Se tuttavia conduciamo un’analisi storica,
non possiamo non pervenire allo sconcertante risultato che la proprietà privata
nasce come vero e proprio furto con cui ci si appropria indebitamente di ciò
che in origine era un bene collettivo, ovvero non era di nessuno o, se
preferiamo, era di tutti.
Avete presente il fatidico momento in cui conoscete qualcuno, vi presentate, gli stringete la mano e.......... categoricamente non vi ricordate il suo nome??? A me capita sempre, sistematicamente! La cosa più assurda è che non me lo ricordo già dallo stesso istante in cui me lo dice!! Proprio perché in quel momento faccio caso a tutto tranne che all'unica cosa a cui dovrei prestare attenzione: IL SUO NOME!! Chissà perché, per qualche strano motivo, sto pensando a tutt'altro... automaticamente mi passano per la testa le cose più assurde: dal modo migliore in cui dovrei stringergli la mano all'espressione che il mio viso dovrebbe avere (meglio un sorriso amichevole o un viso serio, inespressivo??) Poi passo ad osservarlo bene, a squadrarlo dalla testa ai piedi, ma non con senso di superiorità... anzi! Cerco di capire più cose possibili, spero di inquadrarlo bene solo vedendo il modo in cui si veste... Ma quasi sempre senza molti risultati, senza farmi un'idea chiara o, peggio ancora, sbagliata! Tutto questo avviene in pochissimo tempo, questione di secondi, solo il tempo di stringergli la mano e dirgli il mio nome!! E subito dopo, quando mi rendo conto di non aver per niente capito il suo, scatta la prevedibile frase sussurrata all'amica: "MA COME HA DETTO DI CHIAMARSI??" e l'altrettanto scontata risposta della tua amica: "BOH, NON ME LO RICORDO PROPRIO!!"
“Infiltrare
il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i
negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di
che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà
sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine dovrebbero massacrare
i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale.“ F. Cossiga.
Sabato, 15 Ottobre: l-DAY, giorno in cui
tutti gli indignados del mondo sono scesi nelle piazze a manifestare contro le
banche, la crisi economica globale e i governi nazionali. 951 città
protagoniste di varie manifestazioni: milioni di donne, uomini, anziani e
bambini in corteo a manifestare la propria indignazione. Una sola la città
messa a ferro e fuoco da qualche
centinaio di temibilissimi Black Bloc: Roma. Il Sindaco Alemanno ha parlato di 3.500-4000 Black Bloc, sarà vero?? Una
cosa è certa, da questa foto non se ne vedono più di 200!
Ma chi sono questi
temibili Black Bloc?
In questi anni dopo averli visti in azione in varie
manifestazioni posso affermare che i Black Bloc sono una sorta di super uomini,
con super poteri degni della miglior produzione Marvel. Compaiono dal nulla, distruggono tutto, svaniscono nel
nulla e soprattutto non si fanno mai arrestare. Come facciano ad essere così
organizzati e militarmente addestrati resta un mistero. Come facciano ad avere
tanta libertà d’azione rimane nel dubbio. Certo è che, leggendo le parole
dell’ex Presidente della Repubblica Cossiga, emergono parecchie
riflessioni. E non mi importa di essere
tacciato di complottismo paranoico! L’infiltrazione di agenti di pubblica
sicurezza all’interno dei cortei per fomentare la violenza è una componente storica
risalente agli anni 70, le parole di
Cossiga che suggeriscono a Maroni di adottare la sua strategia sono vere, sono
reali, non è roba da complottisti. Che
ieri siano stati o no agenti infiltrati lo sapremo forse tra trent’anni, ma una
cosa è certa: hanno avuto la libertà di agire. Per l’ennesima volta in questo
paese un gruppo di poche centinaia di persone è riuscito ad annullare una
manifestazione di 150.000 forse 200.000 persone con intenzioni pacifiche, che
volevano manifestare per ottenere risposte serie su questioni di importanza
vitale come la riforma
del mercato del lavoro e della previdenza, contrasto alla disoccupazione
giovanile, lotta all’evasione ed equità fiscale. Per l’ennesima volta quel 1% ha contato più del 99%. Risultato?? Tg e
salotti televisivi impegnati per ore a raccontare a padri di
famiglia intimoriti e massaie suggestionabili l’orrore continuato degli
indignados violenti,componenti del Governo che oggi si esprimono
solo sulla barbara violenza della manifestazione senza soffermarsi sui punti
focali della stessa, senza dare risposta agli Italiani e soprattutto sollevati
dall’imbarazzante situazione di dover ammettere la loro incapacità a governare
un paese. Il tutto si è risolto con i soliti commenti da copione: “ Condanniamo fermamente la violenza e
ringraziamo le forze dell’ordine per il lavoro svolto”. Io non so chi erano
quelli di ieri, però so di certo che ieri sera lì, nel Palazzo del Potere più
di qualcuno ha tirato un bel sospiro di sollievo.
Marx è infatti
convinto che le idee, da sole, non siano in grado di mutare la realtà:
viceversa, si tratta di cambiare la realtà per far mutare le idee, giacchè esse
sono un prodotto della realtà stessa ( “non è la
coscienza che determina la vita, ma la vita che determina la coscienza”); e una
volta cambiato l’assetto della realtà attraverso la rivoluzione, e dunque
instaurato dittatorialmente il regime comunista, muteranno necessariamente
anche le idee dominanti, proprio perché esse “non sono altro
che l'espressione ideale dei rapporti materiali dominanti, sono i rapporti
materiali dominanti presi come idee”.Le nuove idee dominanti
verranno così ad adattarsi alla nuova realtà storica: nel momento in cui nelle
coscienze regnerà l’ideologia comunista e sarà stata abbattuta la divisione in
classi degli uomini (e lo sfruttamento che la caratterizza), allora anche lo
Stato perderà di significato e dovrà inevitabilmente estinguersi; esso,
infatti, altro non è se non lo strumento con cui, nella storia, una classe ha
di volta in volta dominato le altre ed è naturale che con l’abolizione delle
classi scompaia anche lo strumento mediante il quale esse si dominano a vicenda.Venute meno le classi e, con esse, lo Stato, cesserà di esistere anche la
dittatura del proletariato sulle altre classi, proprio in virtù del fatto che
non ci saranno altre classi:si esce così dalla fase di dittatura del proletariato
per passare a quella ultimale di anarchia, vero obiettivo del comunismo.
Altra considerazione, rivolta in
particolar modo a tutti quelli che inorridiscono di fronte al comunismo per il
suo carattere dittatoriale:ogni forma di governo, anche se può sembrar strano,
è una dittatura di una classe sulle altre, giacchè lo Stato è sempre, come
abbiamo detto, lo strumento di cui una determinata classe si serve per
reprimere gli appetiti delle altre e per esprimere la propria egemonia. Per ciò
dittature sono il fascismo, il nazismo, il comunismo (nella sua fase di
“dittatura del proletariato”) ma anche la repubblica democratica, intesa come
forma di tirannide ordita dalla borghesia a discapito di tutti gli altri ceti;
a questo punto si obietterà che, nell’ambito della repubblica democratica,
ciascuno è libero ed uguale di fronte alla legge.A queste obiezioni si può,
molto semplicemente, rispondere che non ci sarà mai una reale uguaglianza
giuridica e politica finchè non vi sarà anche l’uguaglianza sociale.
Citazione fantastica vero??? ^__^ Eh si, secondo me Karl Marx era veramente un genio!! Fin da quando l'ho sfogliato, letto, sottolineato e studiato in filosofia al liceo, Marx, il Marxismo e la Teoria Marxista mi hanno sempre interessato ed incuriosito. Ultimamente mi sono circondata di vari articoli di giornali e tra Wikipedia e qualche altro sito trovato su internet, ho cercato di saperne di più, di approfondire la mia scarsa e superficiale conoscenza di questo argomento... E devo ammettere che ho trovato del materiale molto interessante che avrei piacere a condividere con voi!! Premetto che il mio è uno studio da autodidatta quindi, anche se è tutto materiale ufficiale, non vi garantisco che ne uscirà un post impeccabile... visto che alla fine è pur sempre frutto delle mie dita che corrono sulla tastiera ^__^ Altra piccola premessa altrettanto importante, visto l'argomento MOLTO vasto, dividerò il tutto in varie parti... ma soprattutto ci tenevo a dirvi che non riuscirò a toccare proprio tutti i punti, quindi mi scuso fin da subito se non sarò del tutto esauriente... Non avete idea in che "Cervellone" mi sto andando ad inoltrare, il materiale da lui trattato è talmente vasto, approfondito e complicato che non basterebbe neanche tutto il blog per riuscire ad affrontarlo interamente... E sinceramente, anche se la mia curiosità è molta, non lo è abbastanza da uccidermi di lavoro... perché è quello che ci vorrebbe, e già così diciamo che ne ho di materiale da studiare =D Quindi mi limiterò ad affrontare gli argomenti per me più interessanti!! Direi di iniziare dalla parte più pallosa, che dite?? Si, lo so... Diciamo che è quello che si studia a scuola, ma purtroppo è necessario come base per poter poi affrontare le prossime parti... Quindi ci tocca ^__^ Parlerò, in questa prima puntata (ihihihihXD... eh si questo ne implica molte altre, come vi avevo anticipato!! Quante volte, fino ad ora, mi avrete mandato a quel paese??? Vi avviso, è solo l'inizio ^__^ ...u.ù Adesso mi permetto anche di minacciare, mi sa che mi sto dando la zappa sui piedi =D) OK, mi sono ufficialmente persa!! ^__^ Dicevamo che.....mmmhh.... adesso la faccio finita e vi dirò finalmente di cosa parlerò =D Farò un excursus generale del suo pensiero, giusto per sapere in linea di massima cosa diceva e quindi avere anche un'idea un po' più chiara di cosa sia il Marxismo!! Poi le prossime volte passerò ad esaminare argomenti più particolari... Buona lettura :) P.S. Spero vivamente di non annoiarvi!! =D
IL MARXISMO SCIENZA DEL PROLETARIATO
Parlare di Karl Marx significa parlare del Marxismo. Il marxismo è una scienza, è la scienza del proletariato: la concezione teorica scientifica organica del proletariato. E' un'analisi globale della società che vuole "tradurre in atto quell'incontro tra realtà e razionalità che Hegel aveva solo pensato e che Marx si propone invece di attuare con la prassi, mediante l'edificazione di una nuova società".
Il marxismo non è una filosofia, è innanzitutto le scienze positive e naturali.
Marx pone alla base della storia il LAVORO, che è ciò che distingue l'uomo dall'animale.
Che gran bel periodo del cazzo che sto passando... Sembra che tutti quanti si mettano d'accordo per farti girare le palle! Tranquilli, non c'è nessuna fretta... perché tutti insieme, quando ho così tanto tempo da perdere con ognuno di voi... perché non dovrei sfruttare questa grande occasione di avere una rottura di coglioni al giorno, sarebbe un grande spreco!! Tanto non ho niente di meglio da fare che sopportare le teste di cazzo!! E' tanto che cerco un medico specializzato che possa aiutarvi, ma ormai devo farmene una ragione... purtroppo non esiste nessun dottore al mondo che possa curare le teste di cazzo!!!
Oh no
Arriva di nuovo quel sole
Significa un altro giorno
Senza di te amico mio
E mi fà male
Guardarmi nello specchio
E mi fà ancora più male
Dover stare con altre persone
Ed è così difficile da fare
E così facile da dire
Ma a volte
A volte devi solo andare via
Andare via
Con così tante persone
Da amare nella mia vita
Perchè mi preoccupo
Di uno solo
Ma tu hai messo la gioia
Nella mia felicità
Hai messo i bei momenti
Nella mia vita
Ed è così difficile da fare
E così facile da dire
Ma a volte
A volte puoi solo andare via
Andare via
Verso l'uscita
Abbiamo provato l'addio
Così tanti giorni
Camminavamo nella stessa direzione
Così che non ci saremmo mai separati
Dicono che se ami qualcuno
Allora lo devi lasciare libero
Ma io invece vorrei essere con te
Piuttosto che vivere in sofferenza e miseria
Dicono che il tempo
Farà andare via tutto ciò
Ma è il tempo che si è preso i miei domani
E li ha tramutati in ieri
E ancora una volta quel sole che nasce
Sta andando giù
E ancora una volta tu mio amico
Non sei qui
Ed è così difficile da fare
E così facile da dire
Ma a volte
A volte devi andare via
Andare via
Te ne vai
Vai via
Se esiste almeno una persona al mondo che, dopo aver visto una commedia romantica a lieto fine, non abbia pensato: PERCHE' A ME NON SUCCEDE MAI?, gentilmente si faccia avanti... SE CI SEI, TI PREGO, BATTI UN COLPO!! Alzi la mano chi, guardando un film, non si sia soffermato a fare paragoni con la propria vita ed, inevitabilmente, non abbia provato un senso generale di delusione per quanto risulti scialbo e insipido il proprio quotidiano!! Perché nella realtà l'amicizia, l'amore e il sesso non hanno gli stessi toni di leggerezza come nei film, dove tutto è facile ed immediato?? BEH, SEMPLICE! PERCHE' LA VITA REALE NON E' UN FILM!! Nei film ci vengono mostrati solo l'inizio e la fine di ogni rapporto interpersonale, come se ai protagonisti tutto fosse dovuto per grazia divina senza nessuno sforzo, senza esserselo conquistato! PECCATO CHE LA REALTA' E' BEN DIVERSA... NON VA MAI UN CAZZO COME NEI FILM!! Nei film è tutto rose e fiori! Lo sfigato che s'innamora della strafiga e, tra un pasticcio e l'altro, riesce a conquistarla... Eddai cazzo, che banalità!! Nella vita se ti svegli che sei sfigato torni a dormire che lo sei ancora, e la strafiga non ti calcola neanche di striscio! Se sei cesso rimani cesso, non che all'improvviso slegandoti i capelli e togliendoti gli occhiali diventi una modella da copertina! Nel film se incontri una tipa perché la tiri sotto con la bici finisce che è la tua anima gemella, nella vita invece ti ritrovi con il portafoglio vuoto perché le hai dovuto pagare i danni... Nel film se sei te stesso vieni sempre premiato... Ma siamo realisti, nella vita se ti rendi vulnerabile la gente se ne approfitta e finisce che la prendi sempre nel culo!! Solo nei film la vita è perfetta, dove non ci sono tempi morti, sai sempre cosa dire e come comportarti... Hai il tuo copione già tutto scritto, ti basta solo recitare la tua battuta ed è fatta, anche se sbagli non fa niente tanto poi si riprova la scena... Nella vita se sbagli hai perso la tua occasione e cala il sipario, ma senza applausi! Le cose te le devi guadagnare e anche se ti fai il culo per inseguire un tuo sogno, non è garantito che alla fine si realizzerà! Nella vita non si sa mai, è una continua sorpresa, non sai mai come va a finire!
E' passato poco più di una settimana da quando ho iniziato ad intravedere i primi segnali di questa strana sparizione!! O_O
Con il passare dei giorni è diventato sempre più evidente, da uno sono passati a due e qualche giorno fa ecco che ne sparisce un terzo!!
Sto iniziando seriamente a preoccuparmi! ^__^
Volevo approfittare di questo post per fare un appello a tutti i miei FOLLOWERS:
E' successo qualcosa?? Come mai ogni tanto sparisce qualcuno di voi?? State tutti bene??
=D =D =D
Oppure non vi piace più il mio blog e vi sto antipatica?? ^__^
Con Affetto...
P.S. Sono assolutamente ironica, nel caso vi stiate chiedendo se faccia sul serio... =D
Cosa prevede il comma 29 del ddl di riforma delle intercettazioni, sinteticamente definito comma ammazzablog?
Il comma 29 estende l’istituto della rettifica, previsto dalla legge sulla stampa, a tutti i “siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica”, e quindi potenzialmente a tutta la rete, fermo restando la necessità di chiarire meglio cosa si deve intendere per “sito” in sede di attuazione.
Cosa è la rettifica?
La rettifica è un istituto previsto per i giornali e le televisione, introdotto al fine di difendere i cittadini dallo strapotere di questi media e bilanciare le posizioni in gioco, in quanto nell’ipotesi di pubblicazione di immagini o di notizie in qualche modo ritenute dai cittadini lesive della loro dignità o contrarie a verità, questi potrebbero avere non poche difficoltà nell’ottenere la “correzione” di quelle notizie. La rettifica, quindi, obbliga i responsabili dei giornali a pubblicare gratuitamente le correzioni dei soggetti che si ritengono lesi.
Quali sono i termini per la pubblicazione della rettifica, e quali le conseguenze in caso di non pubblicazione?
La norma prevede che la rettifica vada pubblicata entro due giorni dalla richiesta (non dalla ricezione), e la richiesta può essere inviata con qualsiasi mezzo, anche una semplice mail. La pubblicazione deve avvenire con “le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono”, ma ad essa non possono essere aggiunti commenti. Nel caso di mancata pubblicazione nei termini scatta una sanzione fino a 12.500 euro. Il gestore del sito non può giustificare la mancata pubblicazione sostenendo di essere stato in vacanza o lontano dal blog per più di due giorni, non sono infatti previste esimenti per la mancata pubblicazione, al massimo si potrà impugnare la multa dinanzi ad un giudice dovendo però dimostrare la sussistenza di una situazione sopravvenuta non imputabile al gestore del sito.
Se io scrivo sul mio blog “Tizio è un ladro”, sono soggetto a rettifica anche se ho documentato il fatto, ad esempio con una sentenza di condanna per furto?
La rettifica prevista per i siti informatici è quella della legge sulla stampa, per la quale sono soggetti a rettifica tutte le informazioni, atti, pensieri ed affermazioni ritenute dai soggetti citati nella notizia “lesivi della loro dignità o contrari a verità”. Ciò vuol dire che il giudizio sulla assoggettabilità delle informazioni alla rettifica è esclusivamente demandato alla persona citata nella notizia, è quindi un criterio puramente soggettivo, ed è del tutto indifferente alla veridicità o meno della notizia pubblicata.
Posso chiedere la rettifica per notizie pubblicate da un sito che ritengo palesemente false?
E’ possibile chiedere la rettifica solo per le notizie riguardanti la propria persona, non per fatti riguardanti altri.
Chi è il soggetto obbligato a pubblicare la rettifica?
La rettifica nasce in relazione alla stampa o ai telegiornali, per i quali esiste sempre un direttore responsabile. Per i siti informatici non esiste una figura canonizzata di responsabile, per cui allo stato non è dato sapere chi sarà il soggetto obbligato alla rettifica. Si può ipotizzare che l’obbligo sia a carico del gestore del blog, o più probabilmente che debba stabilirsi caso per caso.
Sono soggetti a rettifica anche i commenti?
Un commento non è tecnicamente un sito informatico, inoltre il commento è opera di un terzo rispetto all’estensore della notizia, per cui sorgerebbe anche il problema della possibilità di comunicare col commentatore. A meno di non voler assoggettare il gestore del sito ad una responsabilità oggettiva relativamente a scritti altrui, probabilmente il commento (e contenuti similari) non dovrebbe essere soggetto a rettifica.
Oggi ho proprio voglia di sperimentare qualcosa di nuovo... Si! Mi sento in vena di cambiamenti, quindi per una volta vorrei provare a scrivere qualcosa di diverso dal solito!! Ammetto che in principio avevo aperto la mia pagina dei post come sempre, con la mia solita idea chiara in mente... Ero partita col scrivere il solito post... Ma che palle!! ^__^ ....Quindi poi ci ho pensato un attimo, ho cancellato tutto e mi sono detta ad alta voce: MA ANCHE NO!! Oggi ho voglia di un post diverso... Ho voglia di cambiare un po', ogni tanto ci vuole... anche per quanto riguarda il blog, perché no! (forse l'ho detto un po' troppo ad alta voce, infatti credo che mia cugina abbia avuto dei seri dubbi sulla mia sanità mentale!)
Ma a parte tutto, perché non venire al dunque... Siete d'accordo, vero?? =D
Well!! L'altro giorno, mentre gironzolavo allegramente tra i vostri fantastici blog (e quando dico fantastici, sono più che sincera!! Ebbene si, miei cari followers e blogger che seguo, avete tutti dei blog bellissimi ed interessanti... Infatti, ogni tanto mi chiedo cosa ci faccia io qui... MAH!!), sono inciampata nel blog di Fiorellina84 e più precisamente nel post ....Fiorellina84.....: Il mio smalto "Vampire"... Ma devo ammettere che è stata una caduta piuttosto piacevole!! E prendendo spunto da questo suo post (spero davvero non le dispiaccia!), ho deciso di rendervi partecipe anche io di questa mia passione (sempre se si può definire così)... GLI SMALTI!!
In questi ultimi giorni ho fatto due nuovi acquisti che, con grande entusiasmo, vi mostro subito! *__*
Che ne dite di caricare un po' questa noiosa giornata con questa bellissima canzone?!?!
I'm sorry for the times that I made you scream for the times that I killed your dreams for the times that I made your whole world rumble
for the times that I made you cry for the times that I told you lies for the times that I watched and let you stumble
It's too bad, but that's me what goes around comes around, you'll see that I can carry the burden of pain 'cause it ain't the first time that a man goes insane and when I spread my wings to embrace him for life I'm suckin' out his love, 'cause I, I'll never be nobody's wife
I'm sorry for the times that I didn't come home left you lyin' in that bed alone was flyin' high in the sky when you needed my shoulder
you're like a stone hangin' round my neck, see cut it loose before it breaks my back, see I've gotta say what I feel before I grow older
I'm sorry but I ain't gonna change my ways you know I've tried but I'm still the same I've got to do it my own way
It's too bad, but hey, that's me what goes around comes around, you'll see that I can carry the burden of pain 'cause it ain't the first time that a man goes insane and when I spread my wings to embrace him for life I'm suckin' out his love, I, I'll never be nobody's wife
It's too bad, but hey, that's me what goes around comes around, you'll see that I can carry the burden of pain 'cause it ain't the first time that a man goes insane and when I spread my wings to embrace him for life I'm suckin' out his love, I, I'll never be nobody's wife
TRADUZIONE
Mi dispiace per le volte che ti ho fatto gridare per le volte che ho distrutto i tuoi sogni per le volte che ho disintegrato tutto il tuo mondo per le volte che ti ho fatto piangere per le volte in cui ti ho detto bugie per le volte che ho guardato e ti ho lasciato sbagliare
E’ terribile, ma sono io Quel che si da ritorna indietro, vedrai posso portare con me il peso del dolore perché non è la prima volta che un uomo impazzisce e quando piego le mie ali per abbracciarlo per la vita succhio fuori il suo amore, perché io, io non sarò mai la moglie di nessuno
Mi dispiace per le volte che non sono tornata a casa ti ho lasciato steso in questo letto da solo volavo alta nel cielo quando avevi bisogno delle mie spalle sei come una pietra legata al collo, vedi tagliala slegala prima che mi rompa la schiena, vedi ho detto quello che sento prima di diventare troppo vecchia
Mi dispiace ma non cambierò le mia strada sai ho provato a cambiare ma sono ancora la stessa devo andare per la mia strada
E’ terribile, ma hey, sono io Quel che si da ritorna indietro, vedrai posso portare con me il peso del dolore perché non è la prima volta che un uomo impazzisce e quando piego le mie ali per abbracciarlo per la vita succhio fuori il suo amore, perché io, io non sarò mai la moglie di nessuno
E’ terribile, ma hey, sono io Quel che si da ritorna indietro, vedrai posso portare con me il peso del dolore perché non è la prima volta che un uomo impazzisce e quando piego le mie ali per abbracciarlo per la vita succhio fuori il suo amore, perché io, io non sarò mai la moglie di nessuno.
Ma che avete capito, non per me stessa... ma PER GLI ALTRI!!
Ok, già lo so!! Adesso partiranno una miriade di ramanzine, tipo: " Ma come fai a dire una cosa del genere?? Come fai ad essere tanto egoista?? E' immorale il solo pensarci, da persona sleale, cinica e cattiva!!" E bla, bla, bla....
La solita paternale che ti farebbero tutte quelle persone ipocrite che predicano bene e poi, alla prima occasione buona, razzolano male... MA SIAMO ONESTI, almeno per una volta!! Poi possiamo tornare tranquillamente alla commedia di tutti i giorni....
Chi non ha mai pensato o detto una cattiveria a qualcuno che non sopportavano?!? Chi non ha mai augurato del male a qualcuno che odiavano o che si era comportato da vero stronzo con lui?!? E chi non ha mai sperato il peggio per una persona ma il meglio per se stesso?!?
IO L'HO FATTO, lo ammetto!! Ma non è questione di essere stronzi, cattivi ed egoisti... Anzi, non credo di essere nessuna di queste tre cose, eppure mi è capitato!! Siamo pur sempre umani, con dei sentimenti... e penso sia normale, in momenti di rabbia, di solitudine o tristezza, reagire così d'istinto! Penso che, almeno una volta nella vita, sia capitato a tutti, solo che ad ammetterlo siamo in pochissimi!! SBAGLIO O I CONTI NON TORNANO??? Forse è proprio questo il dubbio più importante che dovrebbe sfiorarci la mente!!
E a quel punto ti ritrovi lì da sola... Un foglio bianco d'avanti ai tuoi occhi che aspetta solo di essere riempito, di sentire l'inchiostro della penna che lo accarezza con delicatezza e che, con la sua semplice carezza, non lo fa più sentire solo... ed è proprio così che ti senti: NON PIU' SOLA!! E adesso puoi farti trasportare da quelle letterine, quelle parole che ti hanno fatto sognare ad occhi aperti e che continuano a farlo... Che ti hanno consolato nei momenti difficili, ascoltato ogni tuo sfogo, concretizzato i tuoi sentimenti, tenuto compagnia o, semplicemente, fatto sorridere ed emozionare nel rileggerle... E' una parte di te che porterai sempre ed aprirai ogni volta che ti sentirai triste e sola!!
Spesso sento l'esigenza di scappare dalla realtà e rifugiarmi nei miei sogni, nel mio mondo che non mi chiede: "COSA CI FAI QUI??", ma mi lascia entrare senza bussare e senza chiedere spiegazioni... Quel mondo lo ritrovo solo nella SCRITTURA!
I'm back... I'm alive, don't worry!! Eccomi qui, finalmente anche io ritorno alla realtà, controvoglia si, ma purtroppo non le si può scampare (anche se, lo ammetto, ci ho provato in tutti i modi possibili ed immaginabili... ma l'unica cosa che sono riuscita ad ottenere è stata ritardare un po' questo fatidico momento!). Aaaahh le vacanze, MAGNIFICHE VACANZE!! Già mi mancano un sacco... Non ho idea di quanto tempo ci metterò per riprendermi, questo ritorno è stato troppo traumatico... Si, è vero, adesso sono qui seduta alla mia scrivania con l'intento di studiare un po', almeno qualche pagina (non chiedo molto!!)... Fisicamente ci sono, ma la mia mente è ancora lì che si fa una fresca nuotatina in quel bellissimo mare limpido, con il sole che le riscalda il viso... OH MY GOD!! Che fatica!! Non immaginavo fosse così difficile riprendermi... non saprei, forse a causa di quasi due mesi di full immersion nell'ozio più totale?? Domanda retorica! Cosa me lo chiedo a fare, la risposta la sapevano tutti già prima di sentire la domanda!! Bene... ora che mi viene in mente, vi racconto una cosina...
FINALMENTE A CASA!! Quale modo migliore di inaugurare le vacanze se non quello di tornare a casina??? Nella propria terra, nella propria patria???
Ed eccomi qui nella mia cameretta, quella della mia infanzia: quando mi sedevo per terra a gambe incrociate con le mie barbie preferite e giocavo, giocavo di vivere una vita da favola, da principessa!! O meglio ancora, la cameretta della mia adolescenza, quella cameretta che mi ha vista con la testa china sulla scrivania stracolma di libri: da una parte il mio quaderno degli appunti, dall'altra il quaderno di bella, libri a destra e a manca, e poi ovviamente i miei due odiatissimi e pesantissimi dizionari di latino e greco (CHE RICORDI!!, mi sale lo stress solo a pensarci!!). Quella cameretta con il quadro disegnato da mia zia, con al centro del muro l'enorme fotografia di me e mia sorella al mare (se vogliamo essere precisi, eravamo a Gallipoli) e ai lati dei quadrettini più piccoli con le foto di me da bimba seduta in un enorme campo di papaveri (una piccola macchia rosa, con un grosso sorriso stampato in viso, in un vasto campo tutto rosso). E adesso invece mi sento un'estranea in camera mia!!
E' proprio vero quando si dice che "la vendetta è un piatto che va servito freddo"!! Mai come in questo momento se ne può capire il vero significato, perché è proprio quello che ha fatto il nostro amico Spidertruman con la sua VENDETTA IN PRIMO PIANO!!! Licenziato dopo 15 anni di precariato nel palazzo di Montecitorio, ha messo in atto la sua vendetta rivelando tutti i segreti della casta prima su Facebook (I segreti della casta di Montecitorio) e adesso anche su Blogger (I segreti della casta di Montecitorio). Da finti furti per ottenere rimborsi a minacce inesistenti per ottenere l'auto blu... Da viaggi gratis per amici e parenti a sconti giganteschi e stipendi elencati ad uno ad uno!! Tutto questo per mettere a nudo, una volta per tutte, i privilegi della politica!!
"POI SI OFFENDONO SE UNO PARLA DI QUEL PALAZZO COME UN COVO DI LADRI!"
P.S. Per chiunque ne volesse sapere di più ho messo tutti i link!!!
Perché i ricordi non rimangono per sempre?? Faccio di tutto per consegnare alla memoria tutto ciò che di bello mi accade, tutto ciò che voglio per sempre ricordare, ma non esistono fiamme più inesorabili di quelle del tempo, che offuscano i contorni dei miei ricordi più nitidi... MA NON VOGLIO DIMENTICARE!!!
Sono passate poco più di tre settimane da quando sono entrata a far parte anche io di questo fantastico mondo di internet: LA BLOGOSFERA. Un mondo virtuale vastissimo: fatto di business, che i professionisti possono sfruttare per condividere i contenuti del proprio marketing online, lasciando che il passaparola tra i blog faccia il resto; mentre dal punto di vista personale è, senza dubbio, un ottimo luogo da cui trarre e diffondere beneficio culturale, grazie al quale possiamo accrescere le nostre conoscenze, condividere le nostre esperienze, avere scambi di opinione e promuovere se stessi. Il Blog è un sito web, anzi, che dico?
Come ogni lunedì, mi dimentico dell'ultima genialata che ha inventato Italia Uno; e ritrovandomi a fare zapping alla tv, comodamente stravaccata sul mio divano, mi imbatto in "Tamarreide"...Un nome una garanzia (Oh, povera Italia, che insulto all'intelligenza umana!!). Da quel che ho capito doveva essere l'ultima puntata e, per segnalare la fine di questo ultimo scempio, dovevo dedicargli almeno qualche parola (o qualche insulto?!?!!). "LOVO SONO TAMAVVI, E TU??" MA ANCHE NO!! Fiammetta, è meglio se ti limiti a condurre Wild o, meglio ancora, a fare la pubblicità: "non chiamateli ciuccini", almeno la frase che dici è una sola ed anche priva di "EVVE". Ed ecco l'ultima cagata di Italia Uno: "IL PULLMAN DEI TAMARRI" (se solo lo avessi intravisto dalle mie parti, gli avrei appiccato fuoco, dopo essermi assicurata, però, che tutti quegli ignorantoni fossero dentro!!). Ed io che credevo che con il Grande Fratello avessimo toccato il fondo... ed invece, mai sottovalutare la "TV SPAZZATURA" e le sue nuove idee, che è sempre così orgogliosa di proporre!! Io mi chiedo: MA DOVE ANDREMO A FINIRE??? COSA DOBBIAMO FARE PER FARGLI CAPIRE CHE CI DEVONO DARE UN TAGLIO??? BASTA, PER PIETA'!!!
Ebbene si, vorrei condividere con voi un po' di questo libro, "Mille splendidi soli"... Un piccolo pezzo che mi ha emozionato tanto e, chissà, potrebbe emozionare anche voi... beh, sicuramente servirà a colorare questa afosa giornata!!
"Nei giorni e nelle settimane che seguirono Laila fece di tutto per consegnare alla memoria quanto era accaduto. Come un amante dell’arte che fugge da un museo in fiamme, afferrava tutto ciò che poteva- uno sguardo, un gemito, un sussurro- perché non andasse distrutto, perché potesse essere conservato. Ma non esistono fiamme più inesorabili di quelle del tempo e Laila alla fine non riuscì a salvare tutto. Qualcosa, però, le rimase: innanzitutto quella terribile fitta di dolore giù in basso. Il fascio di luce sul tappeto. Il tallone che strusciava contro il metallo freddo della gamba artificiale, slacciata in tutta fretta e lasciata lì accanto. Le sue mani sui gomiti di Tariq. Il rosso intenso della voglia a forma di mandolino rovesciato sotto la clavicola. Il viso di lui sospeso sopra il suo. I riccioli neri che le solleticavano le labbra, il mento. Il terrore di essere scoperti. L’incredulità per l’audacia e il coraggio che avevano dimostrato. Lo strano, indescrivibile piacere intessuto di dolore. E l’espressione, la miriade di espressioni sul viso di Tariq: preoccupazione, richiesta di perdono, tenerezza, imbarazzo, ma soprattutto, soprattutto, desiderio.
Sfrutto questa piccola pausa dallo studio per scrivere e, perché no, anche per sfogare un po' di stress accumulatosi in queste giornate passate in compagnia dei libri!! Well... premetto che, anche se può sembrare il contrario, non è assolutamente un invito a litigare!! Quindi, per chiunque fosse stato attratto da questo titolo perché propenso al litigio, mi dispiace deluderlo, ma sta perdendo tempo: NON STO CERCANDO NESSUNO CON CUI LITIGARE, specialmente se dietro una tastiera (non ci sarebbe gusto!!). NO, NON SONO PAZZA!! (anche se, a volte, vengono dei seri dubbi anche alla sottoscritta)... OK, ora la faccio finita... PROMESSO!! Spiego subito il motivo di questo titolo equivocabile: